I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si disputeranno dal 23 luglio all'8 agosto 2021. Questa la decisione assunta oggi dal CIO, dal Comitato Organizzatore, dal Governo Metropolintano e dal Governo Giapponese. Contestualmente, con il Comitato Paralimpico Internazionale è stato stabilito che i Giochi Paralimpici si svolgeranno dal 24 agosto al 5 settembre.
Il comunicato stampa ufficiale è disponibile QUI
A seguito del Dpcm emesso in data 22 marzo relativo alle ulteriori misure urgenti per il contenimento del contagio da COVID -19 su tutto il territorio nazionale, si comunica il prolungamento della chiusura uffici del Comitato Provinciale fino alla data del 3 Aprile 2020 con l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio di contagio.
I servizi verranno comunque garantiti con i medesimi orari (lun-ven, dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 13:30 alle 16:00), attraverso la modalità di lavoro agile. Rimangono invariati il recapito telefonico e l'indirizzo email.
Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe Shinzo, hanno tenuto una teleconferenza stamattina per discutere dell'ambiente in costante cambiamento in relazione a COVID-19 e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall'OMS, si è convenuto che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l'estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e della comunità internazionale.
Il comunicato stampa ufficiale è disponibile QUI
Il Decreto Legge "Cura Italia" del 17 marzo 2020, avente oggetto “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, indica alcune importanti misure a sostegno del nostro sistema sportivo.
SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI – Art. 61
Delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, IVA in scadenza a marzo 2020
Il regime di sospensioni – previsto per il settore turistico – viene esteso in favore di:
- federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche;
- gestori di stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness/culturismo, centri sportivi, piscine/centri natatori, centri per il benessere fisico;
- gestori di sale da ballo, sale gioco/biliardi, scommesse;
- organizzatori di eventi sportivi;
- gestori di scuole di vela/navigazione/volo;
- gestori di funicolari/funivie/cabinovie/seggiovie/ski-lift;
- gestori di servizi di noleggio di attrezzature sportive.
I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione.
Per le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, il versamento delle ritenute, nonché dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria è effettuato in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione in massimo 5 rate mensili di pari importo a decorrere da giugno 2020.
SOSPENSIONE VERSAMENTI CANONI PER IL SETTORE SPORTIVO – Art. 95
È disposta la sospensione dei termini per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali, per le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato.
I versamenti dei predetti canoni sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020, o mediante rateizzazione in massimo 5 rate mensili di pari importo a decorrere da giugno 2020.
INDENNITÀ COLLABORATORI SPORTIVI – Art. 96
La norma prevede un’indennità per i rapporti di collaborazione già in essere alla data del 23 febbraio 2020 “presso federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, società e associazioni sportive dilettantistiche” di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che non concorre alla formazione del reddito. L’indennità è quella prevista per i professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e corrisponde a 600 euro per il mese di marzo
Le domande degli interessati sono presentate a Sport e Salute S.p.A.
Le modalità di presentazione delle domande saranno individuate con decreto del Ministro dell’Economia e delle
Finanze, di concerto con l’Autorità delegata in materia di sport, da adottare entro 15 giorni dalla data odierna. Con lo stesso decreto verranno definiti i criteri di gestione del fondo e le forme di monitoraggio della spesa e del relativo controllo.
Per ulteriori informazioni: Ufficio per lo Sport - Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Amici sportivi,
stiamo tutti cercando di vivere questa drammatica situazione con grande senso di responsabilità e dalla condivisione di questo difficile momento, quando tutto sarà superato, avrà inizio la ripresa.
Siamo oggi chiamati a sviluppare ed applicare, nella quotidianità, la resilienza, una qualità che abbiamo sviluppato praticando sport, che ci permette di superare i limiti della fatica, di tenere duro per arrivare al traguardo e raggiungere obiettivi e risultati a volte insperati. Resi forti e motivati dalla pratica sportiva, possiamo mettere la nostra resilienza a disposizione delle persone più deboli e bisognose di sostegno morale e fisico.
Restiamo a casa!
Rispettiamo le regole, quelle regole di cui noi sportivi, più di altri, siamo in grado di capire il senso: da veri sportivi sappiamo che non ci basta solo “stare alle regole”, manifestando il fair - play, ma che è nelle regole e grazie alle regole che si dischiude lo spazio dello sport, entro il quale mettiamo liberamente alla prova le nostre migliori capacità.
Le regole sono veicolo di libertà perché ci mettono nelle condizioni di conseguire ciò che ci sta a cuore. Essere liberi, e questo vale per l’atleta e per il cittadino, non significa sciogliere i legami che ci stringono agli altri, ma riconoscere e rinsaldare i vincoli buoni.
In questo tempo, in cui non possiamo coltivare la nostra passione sportiva e agonistica, lo sport fatto di competizioni e classifiche, (fatta eccezione, per ora, per chi si prepara per le Olimpiadi di Tokyo) vorremmo tutti poter fare attività fisica per restare in salute.
Questa è l’occasione di comprendere il significato più globale del concetto di salute, come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Non solo assenza di malattie o infermità, ma stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”. Del benessere fisico ci siamo presi e ci prendiamo cura, con consapevolezza.
Possiamo continuare a farlo curando ancora meglio la nostra alimentazione e facendo e proponendo attività fisica a casa, sviluppando la fantasia e seguendo le innumerevoli opportunità offerte anche dal web e gli altri mezzi di comunicazione, coinvolgendo chi vive con noi, soprattutto i bambini ed i ragazzi.
È limitante? Certo, ma indispensabile.
Questa drammatica situazione ci offre l’occasione di prendere in seria considerazione il benessere psicologico e relazionale. Possiamo occuparci del benessere mentale in vari modi: leggendo, studiando, approfondendo la cultura dello sport e non solo, vedendo documentari e film, meditando, riflettendo, ascoltando musica …
In questo tempo stiamo rendendoci conto, come mai prima d’ora, che la nostra salute è legata a quella degli altri e quella degli altri sta determinando la nostra: per questo restiamo a casa ed evitiamo i contatti inutili.
Stiamo comprendendo cosa significa il benessere relazionale, sociale, un obiettivo che possiamo coltivare in molti modi: riscoprendo il valore del dialogo in famiglia, giocando con figli e nipoti, invitando i nonni a rispolverare i ricordi, telefonando ad amici dimenticati…le nuove tecnologie in questo ci aiutano per stare uniti.
Il modo e le attività con cui possiamo operare sono a discrezione di ciascuno, ma sappiamo che gli sportivi hanno la forza morale per fornire un contributo fondamentale a tutti coloro che li circondano.
I nostri comportamenti influiscono sulla vita degli altri: non sprechiamo questi giorni difficili. Restando a casa aiutiamo noi e gli altri.
Intanto non manchiamo di far arrivare il nostro grazie ed il nostro sostegno a chi, in questo delicato momento, opera, a proprio rischio, per offrire a tutti sicurezza ed assistenza sanitaria e sociale.
Ci ritroveremo presto sulle strade, nei parchi, nelle palestre, nelle piscine e nei campi sportivi del nostro meraviglioso Trentino, e non solo, a muoverci, a fare attività fisica e sportiva.
Saremo più forti e sarà una gioia enorme stare insieme.
La presidente Paola Mora
con la Giunta CONI - Comitato Provinciale di Trento
Vicepresidente vicario Paolo Crepaz
Vicepresidente Gilberto Gozzer
Berta Fontana Don Daniele Laghi
Lino Melchiorre Orler
Massimo Bernardoni (delegato T.A.A. Comitato Italiano Paralimpico)
Massimo Eccel
Norbert Bonvecchio