Trento, 24 gennaio: Politica e Politiche sportive a confronto

Trento, Teatro Sanbapolis 24 gennaio 2017 ore 18.00

“Politica e Politiche sportive a confronto: linee di pensiero e strategie d’azione possibili.”
ne parleremo con: il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi, l’Assessore allo Sport Tiziano Mellarini.
Interverranno: Fabio Poli, Walter Bolognani e don Alessio Albertini.

L’incontro vuole essere un’occasione per riflettere e ragionare sull’importanza educativa, preventiva, sociale ed anche economica che lo Sport può svolgere oggi cercando di capire quale sia la vision dei tanti rappresentanti istituzionali coinvolti a vario titolo nel sistema sportivo.

La politica, infatti, quando si tratta di sport ne riconosce assolutamente la grande importanza per la comunità ma spesso più a parole che non poi con i fatti, senza comprendere fino in fondo come esso sia un fenomeno sociale di enorme rilevanza, un grande (il migliore) strumento educativo e di produzione di modelli culturali, un efficacissimo mezzo di inclusione e coesione sociale, una straordinaria risorsa economica e infine un potente veicolo di comunicazione.

Ci riferiamo ad uno sport al servizio della persona in grado di rispondere concretamente a necessità e bisogni legati all’educazione, alla salute, al benessere, alla socializzazione e all’economia. Esso va considerato quale elemento trasversale nella vita di ogni cittadino e strumento indispensabile per il miglioramento della qualità della propria vita la cui “accessibilità” e “praticabilità” diventa garanzia del rispetto di un ormai riconosciuto diritto di cittadinanza.

Da questa prospettiva diventa vitale mettere in gioco una progettualità dalla forte tensione ideale che parta non dallo sport e dalla sua preponderante interpretazione, quella agonistica, ma dagli aspetti critici, dalle necessità, dalla cultura che oggi condizionano la nostra società, proprio alla luce del grande cambiamento dell’attuale contesto sociale in cui vivono bambini e ragazzi con le loro famiglie.

C’è spazio, certo, anche per l’agonismo, per la specializzazione, per il successo, ma questi obiettivi sono conseguenti da altri che dobbiamo considerare prevalenti: quello di allargare la base di praticanti, di fare in modo che i praticanti non abbandonino precocemente, di sviluppare le abilità molteplici motorie dei bambini e dei ragazzi. Ci piace ancora sottolineare come questi obiettivi alla fine siano propedeutici proprio ad avere più atleti e più qualità dei medesimi.

E confrontarci su tali obiettivi vuole essere il cuore dell’incontro , puntando l’attenzione non solo su “ciò che si fa” ma soprattutto sul “perché” lo si fa senza dimenticare il “come si fa”.