La mente per vincere nello sport e nella vita: la psicologia della prestazione

Cosa distingue chi raggiunge la massima prestazione da chi semplicemente ottiene un buon risultato? «Ciò che fa la differenza è una mente costruttivista, cioè la capacità di assumersi la responsabilità del proprio successo, così come del possibile insuccesso» spiega Giuseppe Vercelli, responsabile area psicologica Juventus F.C., docente in Psicologia Sociale all’Università di Torino e psicologo ufficiale del CONI, presente a cinque edizioni dei Giochi Olimpici. Migliorare l’efficacia della prestazione– secondo Vercelli – è possibile concentrandosi sul ruolo della mente e superando così gli aspetti tecnico-esecutivi del movimento atletico.

Se ne parlerà nella conferenza dedicata alla psicologia della prestazione, che si terrà giovedì 24 maggio, alle ore 18:00, nell’Aula rossa del Palazzo di Economia (Aula Rossa – piano terra, via Inama 5, Trento). All’incontro promosso da Coni, Scuola dello Sport CONI e da UniTrentoSport interverranno come testimonial del programma Top sport gli studenti-atleti Michele Malfatti (studente di Ingegneria Industriale, atleta azzurro pattinaggio velocità ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018) ed Eleonora Strobbe (laureata in Lingue moderne, campionessa di tiro con l’arco). La conferenza sarà moderata da Paolo Crepaz, Vicepresidente Vicario CONI - Comitato Provinciale di Trento, medico dello sport, giornalista e docente in pedagogia dello sport IUSVE. I lavori si apriranno con il saluto di Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento, di Paolo Bouquet, delegato di Ateneo per lo sport con a seguire Paola Mora, presidente CONI - Comitato Provinciale di Trento, Norbert Bonvecchio, membro della giunta CONI provinciale, dottore commercialista con laurea presso l’Università di Trento e campione italiano assoluto di giavellotto 2014 e 2015.