Il Comitato Provinciale celebra gli atleti ed i paratleti olimpici di PyeongChang
La Casa dello Sport, sede del Comitato Provinciale del CONI, si è vestita a festa per celebrare i campioni trentini che hanno preso parte alla XXIII edizione dei Giochi Olimpici Invernali ed alla XII edizione dei Giochi Paralimpici Invernali di PyeongChang. «Una sala piena d’emozioni, una sala viva che sogna l’eccellenza – ha dichiarato la Presidente del CONI - Comitato Provinciale di Trento Paola Mora. «I nostri atleti e paratleti olimpici ed olimpionici hanno fatto grande l’Italia ed il Trentino - ha proseguito la Presidente - ; Mai come in Corea a causa della situazione politica è stato presente lo spirito olimpico fatto d’amicizia e unità: valori che devono essere presenti nello sport, ma anche in tutti gli ambienti della vita quotidiana. Ai nostri che hanno gareggiato con lealtà, correttezza e rispetto vanno i complimenti a nome dell’istituzione che rappresento. L’Olimpiade è un’esperienza che esalta già solo salendo sull’aereo verso la cerimonia d’apertura. Il CONI è orgoglioso di voi e i ringraziamenti vanno a tutti coloro che vi accompagnano nell’esperienza sportiva: tecnici, gruppi sportivi militari, società sportive senza dimenticare le vostre famiglie che vi aiutano e supportano in particolare nelle difficoltà».
A seguire il microfono è andato al sindaco di Trento, Alessandro Andreatta: «Esserci, partecipare con stile e grande pianificazione: questo è ciò che conta. Oggi abbiamo bisogno d’emozioni e vedere la bandiera italiana, e sullo sfondo quella trentina, sul podio olimpico è motivo d’orgoglio». Un motivo sottolineato anche dall’assessore provinciale con delega allo sport Tiziano Mellarini: «Le nostre emozioni rivivono grazie a queste occasioni d’incontro e condivisione, dovute per rendere omaggio a chi ha testimoniato il nostro Trentino a livello mondiale. Non posso non dimenticare i successi ottenuti anche da un tecnico trentino dello sci alpino come Matteo Guadagnini. Un messaggio per tutti gli atleti olimpici: siate dei punti di riferimento sani e positivi per le giovani generazioni che vogliono crescere facendo sport».
Presso la sala Rusconi sono poi risuonate le gesta della magica coppia Bertagnolli – Casal che hanno sfilato in compagnia delle loro medaglie per ritirare l’omaggio del CONI. Giacomo e Fabrizio non hanno tradito le emozioni. «Dopo aver perso lo sci in super combinata – ha raccontato Giacomo - ; non abbiamo perso la calma e siamo rimasti concentrati sui nostri obiettivi. Solo al ritorno in Italia abbiamo realizzato il peso dei nostri successi. In Corea la sera andavamo a letto tranquilli cercando di goderci l’esperienza paralimpica attimo dopo attimo».
A seguire Gianluca Cavaliere e Gianluigi Rosa, forti del quarto posto nel para ice hockey, hanno raccolto parole d’onore da parte del delegato CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e membro della Giunta CONI – Comitato Provinciale di Trento, Massimo Bernardoni che ha voluto sottolineare il valore di una “medaglia di cartone” in una disciplina dove l’Italia quattordici anni fa non era nemmeno rappresentata a livello nazionale.
E’ stato poi il turno di Cecilia Maffei, medaglia d’argento nella staffetta femminile 3.000 metri short track, che ha rilanciato il futuro della sua carriera verso nuovi traguardi nella disciplina dopo aver centrato un importante obiettivo. L’atleta della Fiamme Azzurre, ha ricevuto il premio dalle mani di Franco Nones, storica medaglia d’oro trentina nello sci nordico a Grenoble ’68: «Cecilia, ricordati, partecipare è facile vincere è difficile. L’importante è credere in sé stessi, ma la cosa più importante è: capire che la vita non finisce, ma inizia, quando si termina di fare sport».
A completare il quadro degli atleti trentini premiati in rassegna: Andrea Giovannini e Michele Malfatti, (pattinaggio velocità), Amos Mosaner, Daniele Ferrazza, Andrea Pilzer, Joel Thierry Retornaz (curling), Chiara Costazza, Stefano Gros, Luca De Aliprandini (sci alpino), Gaia Vuerich, Giandomenico Salvadori, Ilaria Debertolis (sci nordico), Lucrezia Fantelli (skicross freestyle), Alberto Maffei (snowboard big air), Mirko Felicetti (snowboard alpino), Davide Bresadola (salto con gli sci).
Prima dell’intervento finale della Presidente Paola Mora, un riconoscimento è stato assegnato anche al dottor Roberto Modena, rappresentate del CERISM di Rovereto, eccellenza trentina nella ricerca applicata allo sport e nella valutazione funzionale, che ha accompagnato gli atleti della Nazionale di biathlon verso la conquista della medaglia di bronzo nella staffetta mista.